#5 IL PRINCIPIO FISICO
La tecnica della costruzione degli orologi solari, nelle
varie epoche fino ad oggi, si è basa su un metodo di geometria descrittiva ‘’l’analemma’’
risalente a Greci. Essa consiste in una proiezione ortografica della
sfera celeste sul meridiano locale tramite cui si può misurare l’altezza del
Sole, il suo azimut rispetto ad un’ora temporaria e la durata di
quest’ultima.
Per spiegare meglio il funzionamento e il principio fisico dell'orologio solare si può considerare ''la terra come un orologio solare''.
Come noto la terra ruota sia intorno al proprio asse
compiendo in 24 ore una rotazione completa, e sia intorno al sole su un orbita
ellittica.
Isolando il solo disco dell’equatore si può notare come i
raggi del sole colpiscono e illuminano il disco e come l’asse terrestre forma
su questo un’ombra rettilinea.
Mentre la terra ruota intorno a sé stessa l’ombra si sposta sul disco tornando dopo 24 ore al punto di partenza.
Mentre la terra ruota intorno a sé stessa l’ombra si sposta sul disco tornando dopo 24 ore al punto di partenza.
Se si suddivide il disco equatoriale in 24 parti uguali si
noterà come l’ombra dell’asse terrestre nel corso della giornata percorrerà tutti
le 24 parti, una ogni ora.
Marcando ogni linea tratteggiata sul disco con la corrispondente ora del giorno si può ottenere un orologio solare.
Marcando ogni linea tratteggiata sul disco con la corrispondente ora del giorno si può ottenere un orologio solare.
Bibliografia:
- Edmondo Marianesch (1996), Appunti di GNOMONICA PRATICA con appendice sull'Orologio solare "a gibigianna", Unione Astrofili Bresciani Osservatorio Astronomico Serafino Zani
Sitografia:
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